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Crisi dell’Occidente, sciamanesimo e neosciamanesimo

5 Maggio, 2017

La presenza in contesti moderni e iper-moderni di cure, pratiche di “crescita personale” e terapie etichettate in genere col nome di “neosciamanesimo” per il loro richiamo agli sciamanesimi euroasiatici e americani solleva questioni rilevanti di carattere scientifico, sociale, medico e politico: si veda per esempio il commento al libro di Jean-Loup Amselle Psychotropiques. La fièvre de l’ayahuasca en forêt amazonienne di Consigliere S. – P. Coppo “Tristi gli psico-tropici? A proposito di Jean-Loup Amselle e della ‘febbre dell’ayahuasca’ nella foresta amazzonica”, in Erreffe La ricerca folklorica, 67/68, 287-302, 2004.

Occorre non “buttare il bambino con l’acqua sporca” in nome di un purismo ideologico e a-storico, liquidando come riduttiva o abusiva ogni pratica ibrida e neofondata che si richiami a dispositivi tradizionali e ancestrali; e come regressiva o banale ogni ricerca in quel campo da parte di “ipermoderni”. Bisogna piuttosto identificare collettivamente i criteri che possono servire per valutarne la qualità, l’efficacia, la dignità e l’utilità anche in rapporto al passaggio critico che stiamo attraversando.